Nella zona dove è stata di recente costruita la nuova cantina, sono stati rinvenuti resti di un antico insediamento Etrusco (VII sec. A.C) e numerose anfore vinarie a testimonianza della vocazione di questo territorio alla coltivazione della vite. Il terreno sciolto e drenante, costituito prevalentemente da sabbie plioceniche ricche di fossili di conchiglie, con una percentuale di argilla, una stratificazione di rocce e minerali ricchi di ferro e un esposizione solare dei filari di vite a sud-sud est, favorisce una maturazione ottimale delle uve, consentendo di ottenere vini fini ma di struttura e notevole persistenza.
La raccolta delle uve è manuale, come anche la selezione dei chicchi nella fase che precede la pressatura. La vinificazione si svolge a temperatura controllata con uso di lieviti naturali.
Dalla piccola cantina sotto casa, che si chiamava “cillieri” nacque la prima produzione della cantina “la regola”, in versione “allungata” di vinello genuino e beverino che contava ben 30 damigiane!!
“Alla coltivazione di vitigni autoctoni come il Sangiovese ed il Vermentino, l’azienda ha affiancato quella di vitigni francesi a bacca bianca e rossa tra i quali spicca il Cabernet Franc, che con una piccola percentuale di uve di Merlot e Petit Verdot costituisce l’uvaggio del vino più importante: il Cru La Regola. L’azienda produce anche un passito da uve di Trebbiano, Malvasia e Colombana e uno spumante metodo classico di particolare finezza e persistenza a base di Gros Manseng. Con la nuova cantina ecosostenibile ed alimentata con energia pulita, l’azienda ha inteso trasmettere i valori di un territorio unico, dove la natura, sin dagli etruschi, non ha subito contaminazioni, ed esprime il costante e rispettoso equilibrio tra l’uomo e il suo ambiente.”
Nella zona dove è stata di recente costruita la nuova cantina, sono stati rinvenuti resti di un antico insediamento Etrusco (VII sec. A.C) e numerose anfore vinarie a testimonianza della vocazione di questo territorio alla coltivazione della vite. Il terreno sciolto e drenante, costituito prevalentemente da sabbie plioceniche ricche di fossili di conchiglie, con una percentuale di argilla, una stratificazione di rocce e minerali ricchi di ferro e un esposizione solare dei filari di vite a sud-sud est, favorisce una maturazione ottimale delle uve, consentendo di ottenere vini fini ma di struttura e notevole persistenza.
La raccolta delle uve è manuale, come anche la selezione dei chicchi nella fase che precede la pressatura. La vinificazione si svolge a temperatura controllata con uso di lieviti naturali.
Dalla piccola cantina sotto casa, che si chiamava “cillieri” nacque la prima produzione della cantina “la regola”, in versione “allungata” di vinello genuino e beverino che contava ben 30 damigiane!!
“Alla coltivazione di vitigni autoctoni come il Sangiovese ed il Vermentino, l’azienda ha affiancato quella di vitigni francesi a bacca bianca e rossa tra i quali spicca il Cabernet Franc, che con una piccola percentuale di uve di Merlot e Petit Verdot costituisce l’uvaggio del vino più importante: il Cru La Regola. L’azienda produce anche un passito da uve di Trebbiano, Malvasia e Colombana e uno spumante metodo classico di particolare finezza e persistenza a base di Gros Manseng. Con la nuova cantina ecosostenibile ed alimentata con energia pulita, l’azienda ha inteso trasmettere i valori di un territorio unico, dove la natura, sin dagli etruschi, non ha subito contaminazioni, ed esprime il costante e rispettoso equilibrio tra l’uomo e il suo ambiente.”
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